PENSIERI CONTORTI 

Analisi scomposta di me stesso

Ciao, il mio nome è Alessandro e da come potete vedere dalla foto sono un Vigile del Fuoco. Non lasciatevi impressionare da quella posa plastica da eroe Hollywoodiano non sono nulla di tutto ciò. Sono un ragazzo semplice, pieno di incertezze ma anche un eterno sognatore come direbbe mia moglie. Non nascondo di essere sempre alla ricerca delle novità e di nuove esperienze da cui attingere energia per il mio lungo viaggio. Ad esempio, non sono sempre stato un pompiere, infatti, qualche hanno fa ho avuto la fortuna di indossare la mimetica per ben sei anni come militare dell'Esercito Italiano. Durante questa prima parte di vita, molto intensa e formativa, ho impattato duramente con l'ispido mondo all'esterno. Stare lontano da casa, dormire, mangiare, lavarsi, interagire forzatamente con persone che non sopporti e soprattutto eseguire alla lettera gli ordini dei tuoi superiori mi ha fatto crescere. Ora, quei ragazzi, che venivano da tutta l'Italia e con cui ho condiviso una piccolissima stanza super accessoriata - un Napoletano, un Barese, un Brindisino, un Palermitano, uno di Rieti e il sottoscritto di Taranto - nonostante le divergenze iniziali, siamo diventati dei fratelli di sangue. Ci chiamavamo "Band of Brother", come la famosa serie TV Statunitense ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale. Chissà, un giorno ve ne parlerò. Dal 2011 ho cambiato casacca, ma non ho mai abbandonato il fine ultimo della mia missione: aiutare il prossimo e onorare la mia amata nazione. Oggi, sono passati tanti anni dal mio primo giuramento e dall'arrivederci tanto sofferto dalla mia calorosa famiglia del Sud davanti alle porte della Caserma di Chieti; con la mia mamma che tratteneva a stento il pianto. Nel frattempo mi sono trasferito in provincia di Novara, ho comprato casa, mi sono sposato con Elena e da pochi giorni sono diventato papà  della mia piccola e adorabile puffetta Ginevra. Il mio attuale lavoro, se così si può definire, mi affascina sempre di più perché è formato da miriadi di sfumature che non annoiano mai e che appagano la mia infinita curiosità. E poi c'è lei: la scrittura. Sin da ragazzino adoravo scrivere lettere d'amore alle mie fidanzate e suggerire vocaboli estrosi e innovativi a miei amici per fare colpo sulle nostre amiche. Con il passare del tempo, questa passione è rimasta chiusa nel cassetto, forse per pigrizia o forse per la frenesia con cui divoravo le giornate, ma con orgoglio e tanto impegno sono riuscito a spalancare le porte della mia fantasia e del mio cuore per offrire a chi mi vorrà seguire una prospettiva diversa sul mio mondo e su quello dei soccorritori. Vi abbraccio. Alessandro.