LA DISCESA NEGLI INFERI

<<Il sesto senso si interiorizza. Dentro. In silenzio. Da solo. Perché il lavoro va fatto, la persona va estratta, il corpo esanime deve essere trattato come se l’avesse ancora… la vita. Perché bisogna rispettare ciò che era e che adesso non è più, ma che per noi ancora è.

Ed è anche per chi aspetta quella persona, per chi la piange, per chi la ama. Lavoriamo anche per loro, soprattutto per loro, per i cari che aspettano quel corpo per potergli regalare quell'ultimo saluto che darà loro la consapevolezza della perdita. Da quel punto i suoi familiari e amici potranno ripartire.

Per noi soccorritori, invece, restituire quel corpo è la massima espressione di professionalità, di carità, di affetto che possiamo donare>>.

Tratto dal libro "Ponte Morandi - Il sesto senso di un soccorritore", di Alessandro Basile Copyright Round Robin Editrice.

Quello che leggete è uno splendido contributo del collega Andrea Doni, detto BACICCIA, che troverete integralmente nel VI Capitolo del libro. A lui è stato affidato l'arduo compito di tirare le conclusioni e di analizzare più tecnicamente l'emozioni vissute in prima persona e dai suoi colleghi durante l'intervento al Morandi.

Il bellissimo disegno, invece, è dell'amico Marcello Gatto. Grazie per averci regalato nuovamente una forte e intensa immagine di quel funesto giorno.