IL BLOG DEL SOCCORRITORE

<<Il sesto senso si interiorizza. Dentro. In silenzio. Da solo. Perché il lavoro va fatto, la persona va estratta, il corpo esanime deve essere trattato come se l’avesse ancora… la vita.

All'improvviso, dopo aver fermato il muso, mi fissò con faccia esterrefatta. Se avesse avuto il dono della parola mi avrebbe detto: <<Ora che cosa facciamo, da dove iniziamo a cercare in mezzo a questo disastro?>>.

A un tratto, un soffice vento di scirocco le scuote i capelli...

Il silenzio regna sovrano, le cuffie aeronautiche stringono forte la testa dei ragazzi, il rumore delle pale sembra scomparso, una campana di vetro immaginaria cinge la cabina dell'AB 412.

“Mi ricordo di quegli istanti come fosse ieri”, dice Mark con tono pensieroso. “Appena sceso dal modulo antincendio, avevo davanti agli occhi le macerie del ponte.